Non siamo untori

22-10-2020 13:25 -

Buongiorno, molti di voi ci chiamano per sapere cosa facciamo, e la mia risposta è sempre la stessa "continuiamo". Continuiamo in sicurezza come sempre abbiamo fatto senza girare ostacoli.
Sicuramente non condivido e non condividiamo certe scelte previste dal DPCM, e non voglio mettermi a discutere in quanto si presuppone venga stilato con la supervisione di un comitato scientifico che in teoria dovrebbe sentire anche il parere delle federazioni... Quindi cervelli più illuminati del mio, però non capisco come possa il Covid - 19 avere nessuna carica virale in quelle attività regionali e nazionali mentre a livello provinciale e di base, un'alta potenzialità di contagio.
Mistero sempre e solo mistero.
Anche lo sport è economia purtroppo! A noi vere associazioni sportive dilettantistiche che svolgiamo oltre all'attività sportiva anche quella sociale, non interessa l'economia interessa la salute e l'aggregazione perché lo sport si dice "essere salute" e per questo lo salvaguardiamo. Gli allenamenti avvengono rispettando i protocolli, seguendo le linee guida richieste, formando i nostri allenatori, i collaboratori, gli atleti. Anche gli atleti vengono da noi formati spiegando come si devono comportare per sconfiggere il virus e siamo quasi sicuri che così facendo anche fuori dall'ambiente sportivo si comporteranno in maniera corretta. Puliamo, igienizziamo, sanifichiamo, usiamo perbene e facciamo usare altrettanto bene, mascherine e comportamenti igienico sanitari. Insomma spendiamo soldi e energie e per svolgere tutto questo in sicurezza, non esiste gerarchia.
Noi siamo più che sicuri di non essere la fonte primaria di focolai quindi non prendeteci in giro distinguendo lo sport!
Se lo stop si deve fare facciamolo ma fermiamo i campionati ad ogni livello per un poco, ognuno di noi starà nella propria nicchia si preparerà, vivremo il rischio senza paura, perché con la paura e il terrore non si convive con il Covid anzi sarà la fonte di un altro nuovo rischio ancora più enorme e devastante.
Devono ascoltarci tutti dal Governo alle Regioni ai Comuni. Si deve convivere in ogni attività rispettando la sicurezza e ciascuno di noi deve fare la sua parte. Occorre essere rispettosi verso gli altri e verso se stessi. Occorre essere pronti a osservare le regole non a snobbarle.
Occorrono controlli ferrei e chi sgarra la deve pagare.
Questo non è togliere la libertà della persona ma è educare chi ancora oggi è analfabeta.
Invito tutti a un senso di maggiore responsabilità perché non rischiamo solo noi la chiusura.
Lo stesso invito lo rivolgo alle istituzioni, ma anche a tutte le Federazioni e gli Enti di Promozione perché occorre equità non distinzione. Il Covid non guarda in faccia nessuno.

Daniela Galli




Fonte: la redazione